Una sola società dei trasporti regionale, ieri l'ok dal consiglio

TERAMO – Il consiglio regionale, nella tarda serata di ieri, ha approvato a maggioranza il provvedimento sulla realizzazione della società unica di trasporto regionale, attraverso la fusione con incorporazione in Arpa degli altri due sodalizi pubblici Gtm e Sangritana. Il progetto di fusione era da anni al vaglio della regione. A votare a favore oltre alla maggioranza di centrosinistra, anche i consiglieri del M5S, astenuto il centro destra, contrario il forzista Lorenzo Sospiri. Si tratta di una legge quadro che dovrà essere corredata da provvedimenti attuativi: tra questi il piano industriale e un nuovo quadro normativo. Sarà un nuovo consiglio di amministrazione a gestire, di conseguenza previsto l’azzeramento degli attuali. Ora spetterà ai cda delle tre aziende porre in essere tutti gli atti necessari alla creazione della società unica, presentando al Consiglio regionale la proposta di fusione che dovrà essere approvato dall’Assemblea. Eventuali modifiche deliberate dall’Aula diventeranno vincolanti per il rappresentante della Regione in sede di assemblea dei  Contestualmente al progetto di legge, è stato approvato un ordine del giorno che impegna il Presidente della Giunta regionale su alcuni punti, a partire dall’organizzazione in divisioni: gomma urbano, gomma extraurbano e ferro. La divisione ferro, in particolare, dovrà avere sede a Lanciano e sarà dotata di autonomia organizzativa e finanziaria nel rispetto di quanto previsto dalle norme che disciplinano il certificato di sicurezza Ferroviaria. Le divisioni gomma avranno invece sede a Chieti e Pescara. Il marchio Sangritana, inoltre, sarà contenuto nel nome della nuova società, dato che si tratta di un logo riconoscibile, che può vantare oltre un secolo di presenza sul mercato. E sempre a Lanciano troveranno sede tutte le attività commerciali delle tre ‘vecchie’ società. L’ordine del giorno prevede, tra l’altro, la salvaguardia dei livelli occupazionali e delle attuali condizioni contrattuali, pur nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica. Nell’ordine del giorno, su istanza del consigliere del Pd, Pierpaolo Pietrucci, l’inclusione nel sodalizio unico dell’Azienda mobilità aquilana (Ama), come chiesto dal sindaco, Massimo Cialente e dai sindacati e dal capogruppo comunale di Fi, Guido Liris. «La fusione è un’operazione organizzativa – ha spiegato il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, intervenendo in Consiglio regionale alla discussione sul progetto di legge regionale della società unica di trasporto pubblico illustrato in aula dal consigliere delegato Camillo D’Alessandro (Pd) -. Ma soprattutto – ha aggiunto D’Alfonso – è un’operazione necessaria per razionalizzare i costi. In tutti questi anni l’esperienza ci ha insegnato che la pluralità delle società ha coinciso con la prolificazione dei costi. Questa non è una situazione più sopportabile non solo dalla Regione, ma anche dall’utenza. La differenza – ha spiegato ancora il presidente – lo fa il piano industriale della nuova società che nascerà dal processo di fusione per incorporazione». Nel suo intervento il presidente D’Alfonso ha chiesto al Consiglio «la necessità di un lavoro comune», impegnandosi in questo senso «a portare in aula il progetto tecnico di fusione in modo da essere validato dalle assise, purché poi tale processo non vada a contrastare con le norme del codice civile sulle società per azioni». Ai vertici della nuova azienda unica di trasporto regionale «non saranno messi i delusi della politica – ha assicurato D’Alfonso in Consiglio – anzi saranno nomi elevatissimi, che per la loro competenza troveranno anche il vostro consenso».